
reviews
la parola agli esperti.
Chiara Giorleo
Critica enogastronomica freelance. Docente AIS e traduttrice nel settore enogastronomico. Certificata WSET.
Vino di grande personalità ed un equilibrio sicuramente sostenuto dall’annata più fresca e piovosa che però, a queste altitudini, non ha causato grossi problemi. Denso e penetrante con note di foglie secche, humus e tabacco che precedono quelle di paprika, arancia sanguinella, ribes e un tocco floreale. Incenso sul finale. Al palato si rincorrono tannino e acidità. Il tannino come dovrebbe essere: presente e deciso ma maturo. Un vino armonioso ed elegante grazie soprattutto a una perfetta definizione dei singoli elementi: un tannino disegnato, mai aggressivo, una freschezza ben dosata e una combinazione franca di aromi che lo rendono sobrio nella sua complessità.
Matteo De Paoli
Wineblogger (RadioBottiglia.com), ex giornalista oggi consulente per aziende vitivinicole.
Vino di grande personalità ed un equilibrio sicuramente sostenuto dall’annata più fresca e piovosa che però, a queste altitudini, non ha causato grossi problemi. Denso e penetrante con note di foglie secche, humus e tabacco che precedono quelle di paprika, arancia sanguinella, ribes e un tocco floreale. Incenso sul finale. Al palato si rincorrono tannino e acidità. Il tannino come dovrebbe essere: presente e deciso ma maturo. Un vino armonioso ed elegante grazie soprattutto a una perfetta definizione dei singoli elementi: un tannino disegnato, mai aggressivo, una freschezza ben dosata e una combinazione franca di aromi che lo rendono sobrio nella sua complessità.
Andrea Petrini
Wineblogger, organizzatore di eventi di vino, docente e sommelier Ais
Il vino versato nel bicchiere mi entusiasma anzitutto per il suo quadro olfattivo elegante e poco gridato dove, con aristocratica complessità, si odono lampi odorosi di ciliegia nera, sottobosco verde, humus, scatola di sigari, incenso, pepe nero, eucalipto e cacao. Al gusto la vera sorpresa perché si coglie subito la solidità e l’armonica omogeneità dell’impalcatura tannica e alcolica, il tono grintoso e il corpo vigoroso ma, vivaddio, al tempo stesso elegante. È un rosso di grande stoffa, nobile, elitario, che si concede senza mai stufare il palato con masse tanniche ed alcoliche di indecorosa tessitura.
Giuseppe Esposito
Sommelier e wineblogger
Il vino versato nel bicchiere mi entusiasma anzitutto per il suo quadro olfattivo elegante e poco gridato dove, con aristocratica complessità, si odono lampi odorosi di ciliegia nera, sottobosco verde, humus, scatola di sigari, incenso, pepe nero, eucalipto e cacao. Al gusto la vera sorpresa perché si coglie subito la solidità e l’armonica omogeneità dell’impalcatura tannica e alcolica, il tono grintoso e il corpo vigoroso ma, vivaddio, al tempo stesso elegante. È un rosso di grande stoffa, nobile, elitario, che si concede senza mai stufare il palato con masse tanniche ed alcoliche di indecorosa tessitura.

Scheda tecnica
Vitigno: Sagrantino 100%
Età del vigneto: 40 anni (Primo anno di Produzione: 1954)
Zona di produzione: Esclusivamente dalla Tenuta di Saragano
Esposizione: Sud Est 500mt s.l.m.
Tipologia dei terreni: Calcareo con presenza di scheletro, Argilloso.
Sistema di allevamento: Cordone speronato
Resa per ettaro: 50ql
Vendemmia: Manuale in Casse da 25kg
Affinamento: 2 anni in Barrique, 2 anni in bottiglia
Colore: Rosso rubino con sfumature granato
Olfattivo: Note di sottobosco, amarena, more, tabacco, cuoio
Gustativo: Tannico ma morbido, di corpo pieno ed elegante
Produzione: 4000 bottiglie